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Come nasce

C'era una volta...

C'era una volta un giovane uomo, dall'aspetto fresco, genuino, dagli occhi trasparenti e dai modi pacati e gentili che terminati gli studi si affacciò sul mondo del lavoro. Iniziò con piccole esperienze, vari tentativi orientati a trovare la propria strada... Ognuna di queste lo spingeva più avanti e faceva crescere in lui la voglia di imparare, di fare nuove esperienze e di saperne sempre di più.

Finalmente approdò proprio a quella realtà che lui aveva sempre sognato. Vestito di entusiasmo, gioia, curiosità e voglia di fare iniziò la sua avventura. Ben presto, però, la nuova realtà lavorativa iniziò a fargli vedere aspetti dalle tonalità inaspettate. Rigidità, regole, abitudini alle quali bisognava adeguarsi, limitazioni alla creatività e alla novità, relazioni difficili, tese, vibrazioni tossiche.... quella che pensava essere l'isola dei sogni si dimostrò presto una gabbia mortifera, dove non c'era spazio per l'uomo, ma anzi, dove l'uomo doveva piano piano scomparire, sovrastato e ammutolito dal rendimento, dalla prestazione, dal fare, dall'eseguire punto e basta. Quando lo spirito scalpitava e spingeva l'uomo a segnalare che egli esisteva, ecco subito pronta la voce suprema che lo rimetteva a tacere, con parole che demolivano l'animo umano, ridicolizzavano, umiliavano, come spade che ferivano e, colpo dopo colpo, lo inducevano ad arretrare e a conformarsi per sopravvivere in quell'inferno.

Le dosi di sofferenza si accumulavano, giorno dopo giorno, e quel giovane uomo dall'aspetto fresco, genuino, dagli occhi trasparenti e dai modi pacati e gentili si accorgeva che non era l'unico a subire tutto ciò. Anche altri suoi compagni di avventura, chi prima e chi dopo, erano passati per questa frontiera; qualcuno teneva duro e reprimeva il disgusto, qualcun altro, più sensibile e fragile, non riusciva a nascondere la sofferenza che si manifestava nel corpo, rigando il viso di lacrime amare, rattristando la luce degli occhi e incurvandone la fierezza.

Quel giovane uomo resisteva e accumulava ferite, altre volte provava a ribellarsi ma nulla serviva per cambiare quella triste realtà. Finché un giorno si rese conto che non era la realtà a dover cambiare, perché era accaduto qualcosa di straordinario: lui era cambiato. Dentro di sé aveva fatto una scelta: quella di non lasciarsi più trattare male, umiliare da nessuno. Con fierezza e decisione disse addio a quella realtà e con il bagaglio di esperienze che aveva messo insieme fino ad allora, sentì la spinta verso una nuova avventura, questa volta sarebbe stata “la sua avventura”. Non la desiderava solo per sé, ma voleva che fosse utile e buona anche per chi lo avrebbe affiancato. Fu così che l'esperienza della disumanizzazione e del non rispetto, risvegliò in lui un fuoco che non sapeva nemmeno di avere. Il modo in cui aveva vissuto e affrontato certe esperienze negative lo misero sulla buona strada, la sua nuova buona strada.... ed è così che inizia ora la storia di VALOROSA….